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Nel 2024, Kubernetes celebra il suo decimo anniversario, un traguardo significativo per una tecnologia che ha rivoluzionato il mondo dell’orchestrazione dei container. Nato nel 2014 come progetto open source sviluppato da Google, Kubernetes si è rapidamente affermato come lo standard per la gestione dei container, trasformando il modo in cui le applicazioni sono distribuite su larga scala. In questo articolo, ripercorriamo la storia di Kubernetes, dall’idea iniziale alla sua diffusione globale, fino alle attuali capacità e vantaggi.

Le basi di un nuovo ecosistema

L’idea di Kubernetes nasce dall’esperienza di Google con Borg, il sistema interno di orchestrazione dei container. Borg era utilizzato da Google per gestire le sue enormi infrastrutture e orchestrare milioni di container. Con l’obiettivo di rendere disponibile una tecnologia simile alla comunità open source, Google ha rilasciato Kubernetes sotto la licenza Apache 2.0. La versione 1.0 di Kubernetes è stata lanciata ufficialmente nel luglio 2015. Sin dal suo inizio, Kubernetes è stato progettato per essere un sistema estendibile, scalabile e resiliente, capace di automatizzare il deployment, la gestione e il ridimensionamento delle applicazioni containerizzate. Questo approccio ha permesso a Kubernetes di guadagnare rapidamente popolarità tra gli sviluppatori e le aziende.

Le prime versioni di Kubernetes hanno visto una rapida adozione grazie alla sua architettura modulare e alla comunità attiva che contribuiva costantemente al suo sviluppo. Funzionalità chiave come il self-healing, il bilanciamento del carico e il rilascio continuo hanno reso Kubernetes una scelta attraente per le organizzazioni di tutte le dimensioni. Nel 2016, Kubernetes è stato adottato come progetto di punta dalla Cloud Native Computing Foundation (CNCF), un passaggio cruciale che ne ha accelerato ulteriormente la diffusione e l’adozione a livello globale. La capacità di Kubernetes di orchestrare i container su più host e di fornire strumenti per la gestione del ciclo di vita delle applicazioni ha rivoluzionato il modo in cui gli sviluppatori pensano al deployment delle applicazioni.

Standardizzazione

Con il passare degli anni, Kubernetes ha continuato a evolversi, aggiungendo nuove funzionalità e migliorando quelle esistenti. L’introduzione delle Custom Resource Definitions (CRD) ha permesso agli sviluppatori di estendere Kubernetes con risorse personalizzate, mentre l’integrazione con Helm ha semplificato il processo di gestione dei pacchetti. L’integrazione con strumenti di terze parti e la possibilità di estendere le sue funzionalità tramite CRD e operatori hanno permesso a Kubernetes di adattarsi a una vasta gamma di scenari d’uso, dalle applicazioni tradizionali ai microservizi, dalle soluzioni on-premises ai cloud pubblici.

Kubernetes è diventato il cuore di un vasto ecosistema di strumenti e progetti, tra cui Prometheus per il monitoraggio, Istio per il service mesh, e molteplici operatori per la gestione automatizzata delle applicazioni. L’ecosistema Kubernetes ha visto la nascita di progetti come Knative per il serverless, Open Policy Agent (OPA) per la gestione delle policy, e molti altri che estendono le capacità di Kubernetes in nuovi ambiti. Questa maturità ha portato alla creazione di standard e best practice che hanno reso Kubernetes una piattaforma robusta e affidabile per l’orchestrazione dei container.

Kubernetes oggi: capacità e vantaggi

Nel 2024, Kubernetes è diventato una tecnologia indispensabile per le moderne infrastrutture cloud-native. Le aziende lo utilizzano per gestire ambienti complessi, multi-cloud e ibridi, grazie alla sua capacità di astrarre le risorse sottostanti e di fornire un’API unificata per il deployment delle applicazioni. Kubernetes è utilizzato in vari settori, dall’e-commerce alla finanza, dalla sanità alla logistica, dimostrando la sua versatilità e affidabilità.

Oggi, Kubernetes è supportato da tutti i principali cloud provider, inclusi Google Cloud, Amazon Web Services (AWS) e Microsoft Azure, rendendolo una scelta naturale per le organizzazioni che desiderano adottare una strategia multi-cloud o ibrida. L’adozione di Kubernetes ha portato a un cambiamento radicale nella cultura DevOps, promuovendo pratiche come l’infrastruttura come codice (IaC) e il continuous deployment (CD). Le sue capacità di autoscaling e autogestione riducono la necessità di interventi manuali, consentendo agli sviluppatori di concentrarsi sulla scrittura del codice piuttosto che sulla gestione dell’infrastruttura.

I vantaggi di Kubernetes sono molteplici:

  • Scalabilità: Kubernetes permette di scalare facilmente le applicazioni sia verticalmente che orizzontalmente. Le funzionalità di autoscaling consentono di adeguare automaticamente le risorse in base alla domanda.
  • Affidabilità: grazie alle sue capacità di self-healing, Kubernetes garantisce un’elevata disponibilità delle applicazioni. Se un container fallisce, Kubernetes lo sostituisce automaticamente.
  • Flessibilità: supporta vari tipi di workload, inclusi quelli stateless e stateful. La possibilità di gestire applicazioni tradizionali e moderne rende Kubernetes una piattaforma versatile.
  • Portabilità: facilita il movimento delle applicazioni tra ambienti diversi, grazie alla sua architettura agnostica rispetto all’infrastruttura sottostante. Questo significa che le applicazioni possono essere eseguite su qualsiasi ambiente compatibile con Kubernetes.
  • Automazione: automatizza molte delle operazioni manuali richieste per il deployment e la gestione delle applicazioni. Le funzionalità di CI/CD integrate consentono un rilascio continuo e senza interruzioni.

    Festeggiamenti per il decennale

    Per celebrare questo importante anniversario, la comunità Kubernetes ha organizzato un aperitivo di chiusura dell’evento KCD (Kubernetes Community Days) di Bologna, il 20 giugno 2024. L’evento vedrà la partecipazione di esperti, sviluppatori e appassionati, che condivideranno le loro esperienze e le ultime novità di Kubernetes e dei mondi cloud-native e open source.

    Kubernetes ha percorso una lunga strada dalla sua nascita, trasformandosi da progetto emergente a pilastro dell’infrastruttura cloud moderna. Grazie alla sua flessibilità, scalabilità e robustezza, Kubernetes ha cambiato il modo in cui le applicazioni vengono sviluppate, distribuite e gestite. Mentre guardiamo al futuro, è chiaro che Kubernetes continuerà a giocare un ruolo centrale nel plasmare il panorama tecnologico, alimentando l’innovazione e facilitando la gestione delle applicazioni su scala globale. La celebrazione del decennale a Bologna sarà un momento perfetto per riflettere su questi successi e guardare avanti verso le prossime sfide e opportunità.